Cosa fare a Recoaro Terme e Recoaro Mille: sentieri e tour delle Piccole Dolomiti

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Tra le verdi vallate e i rilievi delle Piccole Dolomiti, Recoaro Terme e Recoaro Mille raccontano una storia fatta di acque curative, sentieri panoramici e memorie del passato.

In questo angolo di montagna la natura si fonde con una forte identità culturale e gastronomica, tramandata da generazioni: un invito a rallentare e lasciarsi sorprendere.

Indice


Le Piccole Dolomiti: Recoaro Terme e Recoaro Mille

Recoaro è un nome che affonda le sue radici nella lingua cimbra: “recobauer”, ovvero “campo recintato”, a indicare gli antichi insediamenti rurali protetti da recinzioni in legno.

Siamo nella parte occidentale della provincia di Vicenza, nella vallata della “Conca di Smeraldo”, ai piedi di uno dei gruppi montuosi più suggestivi in Veneto: le Piccole Dolomiti.

Le Piccole Dolomiti si estendono per una trentina di chilometri tra il Gruppo del Carega, la Catena delle Tre Croci e il Sengio Alto: un paesaggio aspro ma accessibile, che richiama per forme e colori le Dolomiti più celebri (da cui differiscono per l’altitudine più contenuta).

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Recoaro conta poco più di 6000 abitanti, sviluppandosi tra i 400 e i 1000 metri di altitudine e articolandosi in due anime distinte: il comune di Recoaro Terme e la località montanara di Recoaro Mille, che si raggiunge salendo di quota attraverso i tornanti o con la seggiovia.

La prima è celebre per le acque curative che, fin dall’Ottocento, l’hanno resa una rinomata stazione termale frequentata da nobili e artisti; Recoaro Mille è invece la porta d’ingresso alle Piccole Dolomiti per quanto riguarda escursioni, ciaspolate, rifugi e sport outdoor.


Cosa vedere a Recoaro Terme, tra saperi e sapori

Recoaro Terme è una perla incastonata tra le montagne vicentine, dove il tempo sembra  lasciare spazio al benessere e alla natura: una passeggiata nel centro storico è il modo migliore per iniziare a scoprirla, tra facciate in stile Liberty e scorci della Belle Époque.

Chi visita questa località può lasciarsi sorprendere da musei e testimonianze storiche che raccontano il passato di queste montagne: da non perdere il Museo “La Vita del Soldato nella Grande Guerra”, che raccoglie reperti autentici della Prima guerra mondiale, e il Centro culturale Neri Pozza, che ospita una collezione di reliquie della Belle Époque.

Sempre da Recoaro Mille si può raggiungere facilmente il bunker della Seconda Guerra Mondiale, perfettamente conservato e visitabile, oppure proseguire fino alla scenografica Montagna Spaccata, una gola profonda quasi 100 metri scavata dal torrente Torrazzo: un luogo carico di suggestione e leggenda che unisce natura, storia e immaginario popolare.

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Il cuore pulsante del paese, però, resta il suo patrimonio idrico: le fonti termali. Ricche di minerali e proprietà curative, hanno reso celebre la località di Recoaro sin dal XVII secolo: anche se lo stabilimento è attualmente chiuso è possibile visitare l’area delle fonti, il Grottino, e scoprire la storia affascinante delle acque Lora, Lelia, Lorgna e Amara.

E dopo tutto questo movimento, il consiglio culinario è uno solo: gnocchi con la fioretta! Un piatto semplice e autentico, tipico della cucina montanara recoarese, realizzato con una ricotta di primissima lavorazione da degustare in una delle tante trattorie locali.


Escursioni a Recoaro Mille: percorsi, rifugi e panorami 

Situata sopra il centro termale, Recoaro Mille è raggiungibile in auto o con una seggiovia panoramica, ed è il punto di partenza privilegiato per esplorare le Piccole Dolomiti a piedi.

Da qui si diramano numerosi sentieri e passeggiate. Uno dei più affascinanti parte dalla Vasca dell’Obante, opera idraulica storica immersa nel verde, e si snoda tra pascoli e boschi fino a toccare il Monte Rove, con meta finale al Rifugio Cesare Battisti alla Gazza: un gioiello incastonato tra le rocce costruito nel 1908 e restaurato dopo la Grande Guerra.

Chi ama le camminate ad anello può scegliere il percorso che unisce Recoaro Mille e Campogrosso, passando per il Colle della Gazza tra malghe, rifugi e testimonianze della Grande Guerra: trincee, postazioni militari, gallerie e resti di teleferiche. Lungo il cammino, le cascate e le ripide pareti rocciose arricchiscono l’esperienza con scorci mozzafiato.

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Ma le possibilità non si esauriscono qui – anche partendo dal centro di Recoaro Terme, a valle, si possono scoprire itinerari immersivi e di grande valore naturalistico:

  • Il Sentiero dei Grandi Alberi, un itinerario facile e adatto a tutti, che si snoda tra boschi e radure a 1000 metri di quota;
  • Il Sentiero delle Mole, che ripercorre l’antica via utilizzata per l’estrazione e il trasporto delle macine da mulino;
  • Il Sentiero Emilio Michelato, che collega Recoaro alla zona della Gazza, attraversando resti di trincee e gallerie militari;
  • L’anello storico di Campogrosso, monito della Grande Guerra tra ricoveri, osservatori, strade militari e bunker pressoché intatti.

Recoaro e le sue montagne offrono esperienze per ogni stagione: trekking in estate, foliage in autunno, ciaspolate e sci alpinismo in inverno. E ogni volta ci si ritrova immersi in un ambiente autentico, dove la natura è parte integrante della vita quotidiana.


Viart nelle Piccole Dolomiti: tour tra natura e artigianato

In questo contesto Viart propone un tour immersivo delle Piccole Dolomiti, unendo il paesaggio al saper fare locale. È molto più di una semplice escursione: è un invito a rallentare, osservare e lasciarsi guidare in un racconto plasmato da luoghi e persone.

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Il percorso si apre dalla Vasca dell’Obante, simbolo dell’ingegno della comunità: da qui si imboccano antichi sentieri che risalgono tra pascoli e boschi, fino a raggiungere il Monte Rove e il suo panoramico belvedere. L’escursione prosegue fino al Rifugio Cesare Battisti alla Gazza, emblema del legame tra montagna e memoria storica, concludendosi con un meritato pranzo alla Trattoria Obante e un omaggio totalmente artigianale!

Con Viart ogni passo diventa un modo per conoscere da vicino la storia e le tradizioni di chi vive in questi luoghi, tra malghe e rifugi, testimonianze del passato e attività artigianali tramandate da generazioni.

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