Blog

Antonio Canova, vita e opere: 200 anni di eterna bellezza

antonio canova vita opere

Introduzione

Linee precise ed equilibrate, forme delicate e armoniose, volti umani ed espressivi – le sculture neoclassiche del Canova superano lo splendore delle opere greco-romane. A 200 anni dalla sua scomparsa, scopriamo l’artista veneto e le sue straordinarie creazioni.

Indice

Antonio Canova: vita e riassunto biografico

La vita di Antonio Canova iniziò nella cittadina di Possagno, in provincia di Treviso nel 1757. Ricevette i primi insegnamenti di scultura dal nonno, un abile scalpellino che si accorse del suo grande talento e nel 1768 lo iscrisse all’Accademia del Nudo a Venezia.

In breve tempo le sue prime opere ottennero il successo nel contesto locale, tanto da consentirgli di trasferirsi a Roma nel 1779. Qui il Canova si avvicinò all’arte classica, viaggiando a Pompei ed Ercolano, e poi neoclassica, a contatto con artisti e intellettuali.

Nella città eterna il Canova realizzò le sue opere principali in stile neoclassico: sculture eteree e delicate dai canoni di bellezza assoluti, che conquistarono la fama internazionale.

antonio canova tempio canoviano

Dopo un’esperienza da pittore nella sua città natale tra il 1798 e il 1800, il grande scultore tornò a Roma per assumere diversi incarichi di prestigio – Ritrattista di Napoleone e della corte imperiale, Ispettore delle Belle Arti per lo Stato Pontificio, Marchese d’Ischia per aver recuperato in sicurezza diverse statue saccheggiate dall’occupazione francese.

Nei suoi ultimi anni di vita, tornato a Possagno, il Canova assistette alla posa delle fondamenta del Tempio Canoviano. Dalla sua morte nel 1822 l’edificio accolse le sue spoglie, a testimonianza del forte legame tra Antonio Canova e la sua terra d’origine.


Tra le migliori opere scultoree del Canova

Sin dai primi lavori, le statue del Canova richiamano i canoni di eleganza e perfezione dell’arte classica, per poi svilupparsi nella massima espressione del neoclassicismo italiano con qualche omaggio alla cultura veneta e vicentina.

amore e psiche antonio canova

1. Orfeo ed Euridice, Antonio Canova (1776)

Si tratta della principale opera giovanile dell’artista: un gruppo scultoreo interamente realizzato in Pietra di Vicenza, che ben racconta la drammaticità del momento tra i due sposi mescolando l’influenza barocca alla tendenza neoclassica nell’uso del marmo.

2. Teseo e il Minotauro, Antonio Canova (1783)

Considerata la prima scultura neoclassica del Canova a Roma, l’opera rappresenta perfettamente lo stile raffinato dell’artista: forme ideali e armoniose che appartengono sia a Teseo, l’eroe del racconto, ma anche al Minotauro, ritratto con simmetria ed equilibrio.

3. Amore e Psiche, Antonio Canova (1793)

Senza dubbio il più famoso lavoro dello scultore, è uno dei capolavori più apprezzati nell’intera storia dell’arte per la sua composizione originale, l’intensità della scena (che viene comunque ritratta in maniera delicata e sobria), la morbidezza di forme e luci.

4. Paolina Borghese come Venere vincitrice, Antonio Canova (1808)

L’opera rimanda allo stile Veneto delle veneri sdraiate nel primo Cinquecento, però opportunamente rivisto in ottica neoclassica: l’equilibrio tra naturalezza e bellezza ideale, tipico della dea dell’amore, rende la scultura uno dei migliori lavori del Canova.


Creazione delle statue neoclassiche canoviane

Possiamo certamente affermare che Antonio Canova è stato in grado di far rinascere il classicismo: grazia, armonia e perfezione che il grande scultore veneto ha saputo riprendere nelle proprie opere neoclassiche, considerate tra le più belle di sempre.

Molti non sanno però che l’artista sviluppò un metodo di lavoro contemporaneo e innovativo: una tecnica artigianale particolarmente efficace per replicare le proprie opere e soddisfare così le esigenze di una clientela nobile, internazionale e sempre maggiore.

sculture marmo antonio canova
  • In primis il Canova creava un primo disegno, da cui ricavare un bozzetto tridimensionale in terracotta, trasformato infine in un modello a base di gesso;
  • Nel gesso si fissavano dei piccoli fermi, o “repere”, utili ai collaboratori di Canova per prendere le misure e riprodurre fedelmente le proporzioni con il pantografo;
  • Studenti e apprendisti potevano così occuparsi della prima fase di sbozzatura del marmo, alla quale seguiva il lavoro del Canova di levigatura e rifinitura dei dettagli.

Fu in tal modo che gran parte delle statue neoclassiche di Antonio Canova vennero alla luce: lo scultore di Possagno non fu solo uno dei più grandi artisti al mondo e una figura diplomatica di alto rilievo, ma anche un abile inventore di tecniche scultoree artigianali.


Scoprire Antonio Canova nel suo Bicentenario

La massima cura nella lavorazione del marmo, così come la ricerca del canone estetico ideale, rendono Antonio Canova uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Non è un caso, infatti, che il Canova abbia avuto i più prestigiosi committenti nel mondo.

Dalle corti asburgiche e borboniche a Napoleone stesso, fino alle nobiltà venete, romane e russe: per questo motivo oggi gran parte delle sue sculture trova posto nei maggiori musei in Europa. In Italia però si trovano interessanti gipsoteche e collezioni permanenti per esplorare il suo percorso artistico in modo più profondo.

Tra questi rientra il Museo Civico di Bassano del Grappa che, a 200 anni dalla scomparsa dell’artista, quest’anno inaugura la mostra “Io, Canova, Genio europeo”: una raccolta di circa 140 opere tra sculture, dipinti, disegni e libri, di cui alcune mostrate al pubblico in anteprima assoluta, per guidare i visitatori in un viaggio nella storia di Antonio Canova.

io canova genio europeo bassano del grappa

Anche Viart ha scelto di partecipare alle commemorazioni per il Bicentenario del Canova, con un bookshop di produzioni artigianali uniche nel loro genere, dedicate allo scultore veneto che ha saputo elaborare tecniche artigianali d’avanguardia nell’arte del marmo.

Scopri la nostra iniziativa nel tour a Bassano del Grappa e ammira la genialità del Canova!

Esplora il Calendario eventi di Viart

Torna agli articoli