Introduzione
Dettagli, tonalità e sfumature uniche: da sempre la litografia esalta l’arte grafica. Scopriamo l’origine, l’evoluzione, le caratteristiche e i segreti della stampa litografica, che ha aperto nuove frontiere creative e affascinato alcuni dei più grandi artisti della storia.
- Litografia: significato, storia ed evoluzione
- Differenze con altre tecniche di stampa
- Come riconoscere una litografia di valore
- Realizzazione di una stampa litografica
Litografia: significato, storia ed evoluzione
La litografia è un’antica tecnica di stampa ad incisione, le cui origini risalgono alla fine del XVIII secolo. Il termine “litografia” deriva però dal greco, combinando le parole “lithos” (pietra) e “graphein” (scrivere), rivelando così la vera protagonista: la pietra.
Fu l’inventore austriaco Aloys Senefelder a mettere a punto questo processo nel 1796, con una scoperta che tuttora si ritiene essere stata casuale.
Inizialmente nota come stampa chimica su pietra, la litografia si diffuse rapidamente nei paesi limitrofi generando un enorme successo: la prima impresa italiana di stampe litografiche aprì a Roma nel 1805.
Fin dalla nascita, la litografia attirò l’attenzione di numerosi artisti di ogni epoca per la sua straordinaria capacità di riprodurre fedelmente il disegno. Alcuni dei più grandi autori di splendide opere litografiche includono Dalí, Goya, Manet, Miró, Munch e Picasso.
Oggi la litografia artistica è sicuramente meno diffusa, ma mantiene la sua reputazione di tecnica tanto antica quanto pregiata.
La stampa litografica tradizionale ha infatti ispirato numeorsi altri processi, lasciando un’impronta indelebile nella storia delle arti visive.
Differenze con altre tecniche di stampa
Nel corso del tempo, la litografia monocolore su disegno ha incontrato diversi sviluppi, lasciando spazio ad altri metodi di stampa basati sullo stesso principio.
- Cromolitografia (litografia a colori): comporta un’esecuzione più lunga e laboriosa in cui, per ogni colore da riprodurre nell’opera, deve essere preparata una lastra separata con il relativo disegno. Più sono i colori, maggiori sono i passaggi necessari;
- Fotolitografia (litografia su pellicola fotografica): l’immagine viene trasferita sulla pietra attraverso dei processi fotochimici, invece di essere disegnata direttamente sulla matrice. Ciò ha semplificato e velocizzato il processo litografico tradizionale.
Successivamente, per una maggiore praticità, la pietra litografica è stata sostituita anche da lastre di zinco o alluminio, dando origine alle relative tecniche di zincografia ed aligrafia.
Dalla litografia tradizionale deriva infine l’attuale stampa offset: una tecnica planografica che consente tirature più veloci ed efficienti, anche su supporti diversi dalla carta.
Come riconoscere una litografia di valore
Se nell’industria grafica contemporanea si utilizzano vari metodi di stampa, la litografia è molto apprezzata nel campo artistico per le sue caratteristiche qualitative eccezionali.
- Elevata precisione nella riproduzione di dettagli, tonalità e sfumature;
- Possibilità di effettuare tirature elevate, tutte con la stessa finitura;
- Ampia versatilità nella creazione e realizzazione del disegno.
Il valore di una litografia autentica dipende da diversi elementi: la notorietà dell’artista, la qualità dell’esecuzione, la dimensione della tiratura, la presenza di firme e numerazioni.
Ma come riconoscere una stampa litografica? Tra i fattori distintivi citiamo i bordi irregolari dovuti alla pressione del torchio, la texture leggermente ruvida della superficie, l’assenza di margini attorno all’immagine, la qualità dei tratti e l’intensità dei neri.
In breve, la possibilità di facilitare la riproduzione e aumentare la diffusione delle opere d’arte ha reso la litografia una tecnica rivoluzionaria tra i maestri artigiani della stampa.
Realizzazione di una stampa litografica
Rispetto ad altre tecniche dove l’inchiostro permea all’interno della matrice, come un tessuto di seta nel caso della serigrafia, la litografia sfrutta un principio chimico semplice ma ingegnoso: la repulsione che avviene tra l’acqua e le sostanze grasse o oleose.
La produzione di una stampa litografica avviene attraverso alcune fasi:
- L’artista realizza il proprio disegno sulla matrice, una pietra litografica a base di carbonato di calcio, utilizzando speciali matite grasse o “saponose”;
- Successivamente, la superficie viene trattata con una soluzione acida che fissa il disegno nella porosità della pietra, rendendolo refrattario alle sostanze grasse;
- A questo punto la lastra viene inumidita con acqua, in modo che aderisca solo alle zone non disegnate, poi viene inchiostrata con un rullo di caucciù: l’inchiostro, a base grassa, viene respinto dall’acqua e si deposita sulle aree disegnate;
- Infine, uno o più fogli di carta vengono appoggiati e pressati contro la lastra tramite un torchio, trasferendo così l’immagine per ottenere stampe multiple.
Dedicata a questa preziosa arte visiva è la collaborazione di Viart, l’associazione che riunisce le realtà artigiane di Vicenza e provincia, con la storica Stamperia d’Arte Busato, per proporre corsi esperienziali sulla stampa litografica e sulle altre tecniche di incisione.
Nel Workshop di Incisione in questa bottega cinquecentesca, sarà possibile vedere una dimostrazione pratica di stampa ad incisione e realizzare la propria litografia. Oppure, come testimonianza della lunga tradizione di quest’arte nel territorio locale, partecipando al Tour di Bassano sarà possibile ammirare la mostra sull’incisione del Museo Civico.
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