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L’arte orafa a Vicenza: una storia di tradizione artigianale

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Introduzione

Dalle antiche tradizioni medievali e fino ai giorni nostri, l’arte dell’oreficeria vicentina continua a vivere grazie a maestri orafi artigiani in grado di trasformare i metalli preziosi in vere e proprie opere d’arte. Scopri con noi la storia della lavorazione dell’oro a Vicenza.

Indice

Dalle origini alla Fraglia degli Orefici

La città di Vicenza possiede una lunga storia come centro di lavorazione dell’oro. A partire dall’epoca romana l’arte orafa vicentina fiorì in particolare durante il regno longobardo, dal momento in cui in città fu instaurata una zecca per la produzione di monete auree.

Con l’occasione gli artigiani vicentini iniziarono a fabbricare diversi prodotti di grande valore: dagli oggetti di corredo funebre agli articoli d’uso quotidiano tra cui fibbie e pettini, dai preziosi per la nobiltà locale fino a gioielli religiosi come le crocette d’oro.

laboratorio orafo a vicenza

Per secoli l’artigianato orafo vicentino fu plasmato da una forte vitalità e dinamismo, che contribuì a gettare solide basi in termini di tecnica e competenza sul campo. Nel Medioevo infatti gli artigiani vicentini ottennero un enorme riconoscimento: nel 1339 fu instaurata la Fraglia degli Orefici, a dimostrazione dell’importanza sociale raggiunta dal settore.

La Fraglia degli Orefici era una corporazione che comprendeva ben 150 maestri orafi locali: un numero impressionante per l’epoca, considerato che Vicenza contava poco meno di 20 mila abitanti. Gli orafi artigiani poterono così iniziare a partecipare attivamente alla vita politica ed economica locale, lavorando l’oro in botteghe inserite nel cuore della città.


Produzione orafa nella Serenissima

Durante il regno della Repubblica di Venezia, l’artigianato dell’oro a Vicenza conobbe un periodo di grande sviluppo ed espansione: trovandosi al centro degli scambi commerciali del tempo, la fama degli orafi vicentini attirava mercanti ed artigiani da tutta Europa.

Tra i protagonisti rinascimentali del distretto orafo di Vicenza citiamo:

  • Valerio Belli, esperto incisore noto per suoi cristalli di rocca, fu riconosciuto da artisti del calibro di Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio e Giorgio Vasari;
  • Giambattista della Fede, orafo artigiano di buona fama che sposò Zenobia, l’unica figlia femmina del celebre architetto rinascimentale Andrea Palladio;
  • Giangiorgio Capobianco, esponente di un’intera famiglia di orefici provenienti da Schio che contribuì alla realizzazione dell’antico “Gioiello di Vicenza”.

Fu proprio in questo periodo che furono creati alcuni dei più rinomati prodotti di oreficeria vicentina, di cui tuttora perfettamente conservati citiamo il Reliquiario della Santa Spina, la statua della Madonna con Bambino e la croce del Cristo Crocifisso.

orafo vicentino rinascimento


Rivoluzione industriale dell’oreficeria

Nonostante lo scioglimento delle fraglie e la fine della Serenissima, l’anima imprenditoriale del distretto orafo vicentino non fu minimamente scalfita: ingegno, creatività e conoscenze radicate consentirono agli artigiani della città di Vicenza di concentrarsi sul potenziamento dell’oreficeria sacra e sulla produzione di gioielli religiosi per la Chiesa.

L’Ottocento segnò una svolta importante nei laboratori orafi, che si trovarono a declinare una lunga e fiorente tradizione artigianale con le novità e le prospettive della rivoluzione industriale. Protagonista di questo cambiamento fu Luigi Merlo: il primo maestro vicentino definibile come “orafo meccanico” che diede un nuovo volto all’oreficeria moderna.

strumenti orafi laboratorio artigiano

Merlo fu in grado di procurarsi ed adattare alle proprie necessità i primi macchinari industriali, elaborando vere e proprie macchine utensili per la lavorazione dell’oro. Le sue creazioni fecero il giro di tutta Europa e lo resero uno dei più grandi orafi del suo tempo.

Il primo riconoscimento internazionale arrivò poco dopo, con l’inaugurazione e l’enorme successo della Fiera campionaria vicentina nel 1908. Ad oggi, la Fiera di Vicenza è infatti considerata il polo fieristico più rilevante al mondo per il settore dell’oreficeria.


Scoprire l’arte orafa vicentina di oggi

Già all’inizio del XX secolo, a Vicenza iniziarono ad emergere piccole botteghe e aziende orafe artigiane, spesso di carattere familiare, che allora come oggi riuscirono ad unire la solida tradizione vicentina con l’innovazione e la creatività richiesta dal mercato.

L’arte orafa vicentina odierna è infatti racchiusa nelle botteghe orafe del centro storico, che da generazioni tramandano l’alta qualità e l’attenzione al dettaglio tipicamente artigianali nella produzione di gioielli, preziosi e ornamenti di grande fattura.

In occasione di VIOFF, il fuori fiera di VicenzaOro, Viart ti porta a scoprire la tradizione orafa vicentina in testimonianza dell’abilità, della creatività e della dedizione dei maestri artigiani nei laboratori orafi che hanno fatto della lavorazione dell’oro la loro vita.

Un tour in cui potrai percepire con tutti i tuoi sensi l’arte orafa vicentina: ascolterai i racconti degli orafi nelle loro botteghe, ammirerai dei preziosi manufatti artigianali, toccherai con mano macchinari e strumenti nei laboratori, e infine assaporerai delizie artigianali locali nelle vie del centro storico.

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Scopri qui il tour “Esperienze sensoriali nelle botteghe orafe artigiane” e partecipa ad un viaggio nell’oro: approfondendo la storia e le tecniche dietro la tradizione vicentina dell’oreficeria, apprezzerai di gran lunga l’abilità che gli orafi locali hanno tramandato nei secoli.

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